C'é gente che, quando corre, si pone obiettivi spettacolari.

Tempi da record, triple piroette, salti mortali dopo la finish line, tutto in nome dell'amore per la corsa (una roba che non capiró mai e poi mai). Io vivo con un malato di corsa, un maniaco che si nutre di gel alla fragola e misura i millesimi di secondo per i metri fatti in piú (ciao amore).

Io lo faccio per una buona causa (e anche un po' per dimagrire, non raccontiamocela).  Peró la buona causa é importante davvero, perché ogni singolo euro o pound donato andrá direttamente al Centro Di Maternitá di EMERGENCY in Panjshir, Afghanistan, una delle regioni con il piú alto tasso di mortalitá materna al mondo.

Il mio obiettivo primario é rendermi ridicola e soffrire facendo la cosa che odio di piú al mondo, correre, solo per smuovere le vostre coscienze e farvi decidere di supportare il Centro di Maternitá. Trovate tutto qui
 e per gli amici che non leggono l'inglese, qui.

Ecco gli obiettivi titanici che mi sono posta per quel teribbbile lunedí 30 Maggio quando invece di godermi la Bank Holiday sul divano, staró correndo come una bischera: 

1. Arrivare alla fine senza gattonare.

2. Arrivare alla fine senza cedere al dolore della sciatica che mi dice te prego fermate.

3. Arrivare alla fine senza cedere alla voce saggia nella mia testa che mi chiede perché lo fai.

4. Arrivare alla fine senza inciampare e spaccarmi tutti i denti.

5. Arrivare alla fine.

Ogni singolo donatore riceverá in cambio foto divertentissime di me che mi alleno (credetemi, fanno ridere) o di me che piango sul divano perché voglio della cioccolata e Ricky me la toglie.

Inoltre avrete il diritto di prendermi esageratamente in giro. Se invece non donate e in piú mi pigliate per i fondelli, inutile dirvi che il KARMA vi raggiungerá e non avrá pietá alcuna di voi.

Se poi donate tantissimo, potrei aggiungere un super grazie e un panzerotto (per rimanere in tema di dieta). 

Chi comincia? :)

(sí, questa é esattamente la faccia che avró da qui al 30 di Maggio ogni volta che mio dovró allenare. e un grazie ma forse anche no ai miei compagni di sventura che cercano di motivarmi, principalmente Raffaella Mascia, e al mio torturatore personale Riccardo Rossi)